Come facciamo a capire con i nostri occhi quando un taglio di carne che stiamo acquistando è veramente di qualità? Ci sono una serie di caratteristiche che dovresti tenere in considerazione per sapere di mettere sul piatto una carne eccellente sotto tutti i tipi di vista. Vediamoli insieme.
Una cosa è certa: tutto ciò che mangiamo influisce sul nostro benessere fisico.
Proprio per questo non dovremmo mai rinunciare alla qualità e alla freschezza di quello che finisce sulla nostra tavola, solo per un prezzo più conveniente.
Ne va sia della buona riuscita di un piatto, sia di cosa finisce nel nostro stomaco e nutre il nostro corpo.
Nel caso della carne, per riconoscere la qualità e la freschezza di un taglio, dobbiamo avere ben presenti alcuni punti da considerare. Sicuramente il tuo macellaio di fiducia ti avrà sempre consigliato bene. Ma è sempre utile conoscere personalmente cosa rende una carne di qualità.
Cosa dobbiamo tenere in considerazione?
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Colore della carne
L’aspetto visivo ovviamente è il primo fattore che ci dà un’indicazione sulla qualità e la freschezza del taglio: una carne fresca e di qualità avrà infatti un colore rosso vivace e lucido.
Al contrario un colore più spento e scuro potrebbe essere sinonimo di carne meno fresca, ma non necessariamente di scarsa qualità.
Ne abbiamo parlato in questo articolo: “Perché la carne diventa scura?”
Anche il colore del grasso è un elemento da tenere in considerazione: un grasso bianco chiaro e definito sarà un ottimo indicatore, mentre un grasso tendente al giallo indicherà un taglio non fresco o, se rosa o rossiccio, sarà sinonimo di un dissanguamento non avvenuto correttamente.
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Consistenza
Un taglio di qualità dovrebbe essere sodo compatto, ed elastico al tatto. La prova del nove è premere con un dito sulla carne: se il piccolo avvallamento non scomparirà poco dopo e rimarrà, vorrà dire che la carne è diventata molle e ha perso la sua iniziale elasticità. Anche un’eccessiva umidità o secchezza indicherebbe una cattiva conservazione.
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Odore
Ovviamente un altro chiaro fattore di salubrità è l’odore della carne che deve essere delicato e non acre, pungente, che invece indicherebbe l’inizio della fase di decomposizione.
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Marezzatura e frollatura
Anche la distribuzione del grasso è importante per determinare la qualità di un taglio: essa è infatti garanzia di una carne morbida e gustosa. Ne abbiamo parlato più approfonditamente qui: “La marezzatura della carne”.
Altro aspetto da considerare e per cui dobbiamo mettere la tara sui concetti di colore e odore è se la carne è frollata o meno: in questo caso la carne è sottoposta ad un processo di maturazione che cambia alcuni parametri tipici della carne fresca, ma non ne intacca la salubrità.
Ne abbiamo parlato qui: “La frollatura delle carni”.
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Etichetta
Ultimo aspetto – non per importanza – da considerare è ovviamente l’etichetta. Qui viene riportato la storia e ogni aspetto del taglio che state acquistando: provenienza, tipo di allevamento, macellazione, conservazione, data di confezionamento e di scadenza. Inoltre, se sottoposta a frollatura, saranno indicati anche i dettagli e i tempi di questo processo.